venerdì 20 aprile 2012

TRA CUORE E MENTE

Immagine visualizzabile alll'indirizzo http://blog.libero.it/anissa/
Centro di New York, ore 18.00, in macchina: la mente, per me, 
è paragonabile a questo...
Un ingorgo infernale di idee, che cercano di farsi spazio 

per raggiungere la meta.
Credo che la mente umana si possa paragonare ad un'automobilista di
una metropoli, pronto a scattare per un presunto torto subìto, capace
di perdere la pazienza quando si ritrova imbottigliato nel traffico
delle idee, pronto ad accelerare non appena ve ne sia la possibilità,
ma a volte in maniera tanto eccessiva da provocare un incidente.
La mente, talvolta, si ritrova nella rassegnazione
dell'automobilista in coda, che tra clacson, urla, rumori, smog e
tensione decide di accettare passivamente, in silenzio, la situazione
critica: una condizione apparente dell'essere, che nasconde
l'insidia di un gesto estremo come quello interpretato da Michael
Douglas in "Un giorno di ordinaria follia".
La mente è l'auto che avanza, lenta, inesorabile, aspettando che
tutti i pensieri che si trovano in fila davanti a lei svoltino,
cambino strada, arrivino a destinazione...
La mente... Mente!
Non dà retta al cuore, che vorrebbe sgasare a tutta velocità: appena il
sentimento porta il cuore ad innescare il turbo, la mente aziona il
freno d'emergenza e blocca la corsa.
La mente è un'autista scellerato, ubriaco, impazzito, 

in contromano sull'autostrada.
La mente è un giovane che, sprezzante del pericolo, viaggia ai 200
all'ora in stato confusionale, rischiando costantemente
la morte sua e dei suoi passeggeri, i sentimenti.
La mente puó essere l'impacciato autista col cappello che prende
l'auto solo la domenica per andare alla messa, ma non per questo
meno pericoloso di un qualsiasi altro utente che sfreccia e si crede
l'unico in grado di guidare.
La mente, se guida ubriaca o drogata da pensieri o opinioni atte a
compromettere la serenità dell'idea originale, diventa un pericolo
pubblico, per il quale l'unica speranza è incontrare una volante
della polizia che la sorprenda in questo stato confusionale e le
ritiri la patente, permettendole di soffermarsi a pensare
all'imprudenza che ha commesso.
La mente puó essere deviata dai suoi passeggeri, quelli che lei chiama
"amici", ma che le lanciano la sfida, asserendo che non ha
il coraggio di passare ai 150 all'ora
nel bel mezzo di un centro abitato.
La mente viaggia, s'interroga su quale sia la strada migliore da
prendere... Ma senza un navigatore rischia di sbagliare incrocio...
La mente ha bisogno di carburante per viaggiare in maniera ottimale: è
sempre meglio marciare con il pieno di sentimenti, piuttosto che
rischiare di rimanere a lungo in riserva,
raschiando il fondo di quel serbatoio che è il cuore.
La mente è l'autista di un grosso tir che guida imperterrito da
nove ore: è stanco, gli si chiudono gli occhi, si vorrebbe fermare, ma
non trova un parcheggio e quindi procede... Fino a quando si
addormenta e sbanda pericolosamente, mettendo a rischio la sua vita e
quella degli altri: solo in quel momento si fermerà, farà una lunga
dormita, si laverà il volto
e ripartirà verso la meta che voleva raggiungere.
La mente è una potente Porsche, ma il cuore è una Ferrari: è possibile
che viaggino appaiate, è possibile che la Porsche conduca la gara, ma
alla fine la Ferrari farà valere tutti i suoi cavalli
e taglierà per prima il traguardo.
La mente vive del ricordo di una gara lanciata ad un semaforo, il cuore
è un'automobilista appassionato, che passa la sua giornata a
pulire, lucidare, mettere a posto e controllare i livelli
di quella SUA macchina chiamata "amore".
La mente è attratta dalla trasgressione offerta dalle donne di strada,
e prima o poi si fermerà a chiedere il prezzo ad una di loro... Il
cuore sfreccia veloce, per tornare a casa,
dove trova l'amore della sua vita ad aspettarlo...
La mente odia il cuore, il cuore odia la mente.
Ma fino a quando nel cuore c'è abbastanza benzina da poter
viaggiare, non ha di che preoccuparsi: arriverà sempre prima
all'appuntamento e si godrà le piacevoli vedute di un panorama
mozzafiato di quella strada immersa nella natura
che si chiama "storia d'amore"...

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