Buonasera a tutti...
Sono passati 148 giorni
dall'ultimo post pubblicato...
Ma la voglia di scrivere è
rimasta.
Ieri sera una lettrice del
blog mi ha contattato per chiedermi come mai, per tutto questo tempo,
non avevo più scritto...
Le ho spiegato che ho
continuato a farlo, ma gli "sfoghi" di questi giorni li ho
conservati gelosamente per me...
Troppo personali,
di
difficile interpretazione,
sempre i soliti argomenti, che non
avrebbero interessato gli altri.
Mi ha proposto di darmi
una mano per ricominciare:
il post di stasera l'ha scritto lei,
me
l'avrebbe ceduto volentieri senza volere in cambio pubblicità,
ma
nonostante concordi con tutto ciò che ha scritto,
penso sia giusto
riconoscerle almeno questo ringraziamento...
Ed allora godetevi queste
righe intense,
a tratti forti,
ma maledettamente vere!
...E come mi piacerebbe
poter dire anche per quanto riguarda la mia vita... "Ricominciamo
da dove eravamo rimasti tanto tempo fa".
Immagine visibile all'indirizzo http://www.marcandangel.com/2012/08/13/10-ways-to-write-a-life-story-worth-living/ |
Strana la vita…
Non saprei come definirla
altrimenti!
Bizzarra, forse. Crudele,
a volte. Meravigliosa, altre. Difficile, certo. Una sfida.
La vita è senz’altro
una sfida:
ogni giorno te ne propone
di nuove e a volte non sai
quando avrai modo di
riposarti,
prender fiato
o anche solo fare il conto
dei danni prima di rimetterti in marcia.
Non scontata, questo mai!
Non appena ti abitui a
qualcosa, puff… Spazzata via!
E, per fortuna, non parlo
di eventi tragici
che in un attimo possono
portare alla fine del mondo per qualcuno
e ridurre la vita a un
inferno per chi ha la “fortuna” di sopravvivere.
Parlo delle
occasioni mancate, sfuggite, non viste, perse.
Delle scelte (giuste o
sbagliate) che portano ad un percorso a senso unico,
dal quale non si può più
tornare indietro.
Una telefonata mai fatta e
poi passa una settimana, un mese, un anno
e poi è troppo tardi.
I viaggi che sogni,
che il lavoro o i soldi o
la famiglia o qualsiasi altra cosa
non ti permettono di fare.
Il matrimonio, che “tanto
che cambia”, “tanto c’è tempo”,
ma il tempo passa e invece
sì che cambia.
Il figlio che vorresti, o
non vorresti, o forse vorresti…
Ma c’è la crisi; i
soldi non bastano mai;
ma poi tutti ci riescono e
allora proviamoci...
E poi perdi il posto di
lavoro e allora non proviamoci ancora.
E il cinismo cresce, di
pari passo con la sfiducia.
E i “non ancora” temi
che diventino “mai”.
Perché il tempo passa.
Perché il tempo passa.
La pendola in cucina mi fa
da promemoria.
La pendola di nonna,
o forse della bisnonna:
per quanti avrà scandito il tempo e che tempo sarà stato?
Anche loro si
interrogavano come faccio io o, invece,
vivevano la loro vita con
la serenità della semplicità?
Ma poi, è meglio farsi o
non farsi queste domande?
Costruirsi gabbie della
mente di cui noi soli possediamo le chiavi?
Sempre, il mio rimedio è quello di guardarmi intorno;
basta voltarsi per tornare
a respirare a pieni polmoni
e ringraziare di poterlo
fare,
di essere in salute,
in una casa,
con qualcuno con cui si
possa anche solo scambiare due parole!
Allora mi sento stupida,
in colpa ed ipocrita
anche solo a pensare che i
miei siano “problemi”!
Non sono brava con le parole,
non pretendo nemmeno di
essere accostata
a chi ammiro e che leggo avidamente,
ma se tutti ormai si
sentono autorizzati a scrivere libri,
posso tentare almeno una
volta di scrivere un piccolo post.
Grazie a quanti sono arrivati fin qui e,
sebbene non voglia dare
consigli
(mi sento la persona meno
incline a darne, specie in questo momento),
vorrei concludere dicendo
che
la nostra strana vita,
piena di insidie e di
sfide,
vale davvero la pena di
essere vissuta!
Basta poco per
accorgersene:
la risata di un bambino
o quella stupida che
facciamo quando siamo stanchi
o solo con certi amici di
sempre;
un’alba o un tramonto da
fotografia che beviamo avidamente con gli occhi;
il “grazie” che
improvvisamente ci fa sentire utili, importanti…
E allora, buona vita a
tutti!
Noa - Beautiful that way
(Colonna sonora del film "La vita è bella", di Roberto Benigni)